Giuliana Soscia & Pino Jodice Italian Tango Quartet – Il Tango da Napoli a Buenos Aires (2010)
FLAC (tracks) 24 bit/96 kHz | Time – 01:03:19 minutes | 1,25 GB | Genre: Jazz
Studio Master, Official Digital Download | Source: e-Onkyo | Front Cover | © Alfa Music
Recorded: #1-5 – Alfamusic Studio; #6,7,9 – Telecinesound Studio, #8 – Riff Raff Studio, Rome, Italy
Napoli e Buenos Aires, due città incantevoli, piene di vita, fantasia e creatività. Ma anche due città di immigrazione e di conseguente tristezza e nostalgia. Due città che si somigliano morfologicamente, che hanno in comune la variante spagnola nel loro sangue e nelle arterie urbanistiche. Una è la capitale di un grande stato americano, l’altra è stata la capitale di un regno passato che è rivissuto nella sua cultura millenaria. Giuliana Soscia e Pino Jodice, due squisiti compositori e musicisti, hanno creato un ponte tra queste due culture che si somigliano ma che hanno un gran mare e tanta nostalgia di mezzo. I due hanno dato vita ad un progetto, l’Italian Tango Quartet, che partendo dal jazz si è aperto alle sonorità del tango e della musica partenopea non usando i soliti clichè legati a queste musiche, ma apportando variazioni e fughe sonore improvvise ed improvvisate. Nulla è scontato in questo disco, le partiture sono aperte e piene di varianti ma il quartetto fila via senza esitazioni restituendo alla fine di ogni brano il pathos e la natura originaria dei nove pezzi che compongono questo bel disco. Come dicevamo, il jazz c’è e si sente, per esempio, preponderante nell’assolo di pianoforte di Migration, firmato dal duo Soscia/Jodice. Non sono da meno la sentimentale e movimentata Milonga Mediterranea oppure la nostalgica ed irrequieta Ricordando Buenos Aires. E poi come non soffermarsi e apprezzare il lavoro fatto con l’esecuzione di Suite Napoli Antica del maestro De Simone, oppure la storica Serenata a Pullecenella. Soscia e Jodice non potevano tener fuori da questo progetto l’anima di Buenos Aires, e cioè Astor Piazzolla. Lo fanno con scrupolo e rispetto verso una grande compositore proponendo quattro brani presi dal repertorio di Piazzolla ed eseguendoli in maniera moderna, non ortodossa, arricchendoli con spunti e trovate free, assoli di pianoforte che fanno il paio con gli svolazzi della fisarmonica. Ed a chiusura una splendida e riconciliante Oblivion.
La malinconia del poeta nasce dalla nostalgia dei luogh di una terra che ha confini sfilacciati, come il tempo che scorre e si porta via i ricordi che vagano verso i luoghi dove ci sono le persone che ci hanno dato i natali, cercando di fermare il tempo in un viaggio attorno a sé stesso”. Il lavoro “Il tango da Napoli a Buenos Aires”, con la musica che contiene, traccia esattamente questo percorso. Le tradizioni sono saperi trasmessi di generazione in generazione. Le tradizioni sonore hanno un contenuto per così dire affettivo, che può alleviare le pene dell’uomo moderno, ‘ammalato di complessità’. Ecco perchè la risorgenza delle tradizioni è un fenomeno di dimensioni planetarie. Ed anche un fenomeno più complesso di quanto si possa immaginare. I riti, i costumi, gli usi, per i folkloristi di una volta erano ‘sopravvivenze’ di un mondo andato. Oggi s’intendono piuttosto come forme differenti che la tradizione popolare utilizza per consolidare dei legami sociali. Per Giuliana Soscia ed il quartetto di Pino Jodice le tradizioni sono come i vestiti. Non li fabbricano, ma li portano e li riempiono con la loro personalità, dando loro in questo modo vita e carattere. Possiamo pensare alle tradizioni come a degli abiti che ci servono per esprimere la nostra propria identità. Astor Piazzolla e Roberto De Simone, con la loro amorevole creatività, danno una cornice ed un senso alla vita di coesione di culture per certi versi assai simili. I due grandi musicisti hanno capito che le tradizioni possono perdere il loro senso se diventano un’abitudine. Giuliana Soscia e Pino Jodice hanno, invece, capito che è importante rimetterle in questione e di riflettere sulla loro storia. La musica argentina e quella napoletana nascono spesso da tradizioni individuali, ma nel loro viaggio nei cuori di milioni di persone si tramutano in piccole magie comunicazionali spesso simili tra loro. -Alfredo Saitto
Tracklist:
1 Suite Napoli antica: 10:09
— Si te credisse
— Villanella di Cenerentola
— Tarantella di Cenerentola
2 Serenata a pullecenella 5:25
3 Ricordando Buenos Aires 7:52
4 Migration 6:29
5 Milonga mediterranea 8:53
6 Jeanne y Paul 6:22
7 Vayamos Al Diablo 5:27
8 Invierno Porteno 6:11
9 Oblivion 6:42
Personnel:
Giuliana Soscia, accordion
Pino Jodice, piano, vibrandoneon
Aldo Vigorito, double bass
Francesco Angiuli, double bass #6,7,8,9
Emanuele Smimmo, drums
Download:
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