Quinteto Porteno – Desiderata (2010)
FLAC (tracks) 24 bit/96 kHz | Time – 46:16 minutes | 927 MB | Genre: Jazz
Studio Master, Official Digital Download | Source: e-Onkyo | Front Cover | © Alfa Music
Recorded at Sonus Pro Audio Studio, Nova Gorica, Slovenia by Borut Celik and David Soligoj; Mastered at AlfaMusic Studio, Roma, Italy by Alessandro Guardia
Nato nel 2006, il Quinteto Porteño è abile esportatore della tradizione musicale argentina di cui conosce segreti e virtù. Desiderata, prodotto da Alfa Project, è l’ultima fatica del quintetto squisitamente italiano che, questa volta, si confronta con la composizione e l’arrangiamento di dieci brani inediti adagiati su quarantasei minuti densi di tango. Molto è dovuto al magistero Piazzolla, artista cui il Quinteto Porteño aveva già tributato Decarísimo, e molto altro strizza l’occhio a melodie di fattura italiana che conferiscono un tocco di orecchiabilità alle composizioni: la miscela creata regala un infuso delicato anche per i palati più esigenti.
Milonga Z, brano d’apertura del disco, ben si presta a fare da sintesi di ciò che si ascolterà in seguito. I fraseggi di Milan alla fisarmonica si intrecciano ai contrappunti del violino di D’Eusanio come nella più tradizionale delle danze argentine, tra colpi di tacco e virate vertiginose. Milonga Canzone e A te – cantate dallo stesso autore, Milan, e dal soprano Lucia Vaccari – per quanto piacevoli all’ascolto, sono marcate da un lirismo troppo ricercato che a volte incide, almeno in parte, sul risultato finale dell’intero lavoro. -Pietro Scaramuzzo per Jazzitalia
Desiderata è un album che prende, intimo, ruspante, vivo, che accompagna e non stanca mai. Nicola Milan (accordeon), Simone D’Eusanio (violin), Daniele Labelli (piano), Roberto Colussi (guitar), Alessandro Turchet (double bass). In arte, il Quinteto Porteño.
Sonorità latine, sapientemente contaminate di melodismo italiano. Piacevole il risultato finale che gode della cura degli arrangiamenti, raffinati, e della scelta dei temi, orecchiabilissimi. Un album maturo che lascia cogliere la straordinaria intesa che c’è tra i musicisti, in un clima quasi familiare, estremamente empatico. Uscito per AlfaProjects (2010), Desiderata racconta. L’appassionato protagonismo dei fraseggi della fisarmonica di Milan in “Milonga Z”, brano d’apertura, lascia spazio alle spensierate atmosfere infantili di “Song for Matteo”, tra i brani più riusciti dell’album. Belli i crescendo, travolgenti; dolce il tema, da fischiettare, divertenti le code: è palpabile l’innocenza, l’ingenuità, la tenerezza del gesto imbarazzato di un bambino. Ci sarebbe tutto lo spazio di un racconto sussurrato, magari al femminile. “Desiderata”è di una bellezza rara. Un tema piacevolissimo che corteggia; poi, d’improvviso, punta il dito e lancia la sfida del desiderio che vuole, anche quando non potrebbe. Il gesto musicale si fa sensuale, segna il passo con passione, in un crescendo sempre emozionalmente vivido e ricco, latino. Intensi i dialoghi amorosi della fisarmonica col violino di D’Eusanio, carezzevole il contrabbasso di Turchet, quasi un violoncello colloquiante. Un intreccio perfetto di anime. Complessa, invece, quella di “Chick to chick”, vagamente orientaleggiante: belli i bassi, belle le progressioni della chitarra di Colussi che si lancia in un assolo cantabilissimo. Un po’ aspro il contrasto dei velluti della chitarra con le spigolosità del piano di Labelli che risente di un timbro spesso troppo metallico. Ordinante la fisarmonica di Milan, che descrive e distribuisce spazi piacevolmente avvolgenti. Ci stanno benissimo le incantevoli divagazioni jazz della chitarra e del piano.
Due parole su “Milonga Canzone”(testo: D’Eusanio) e “A te”(testo: Milan), i brani che introducono e sperimentano la proposta canzone nell’album. In “Milonga Canzone”D’Eusanio compare nelle doppie vesti di autore e voce: è un pezzo morbidamente ballad, affidato nell’introduzione al lirismo del piano soul di Labelli, quasi smentito poi dall’ingresso a schiaffo del baritono, eccessivamente drammatico, scuro, severo per l’intensità toccante del testo. Distrae l’impasto timbrico, il ritmo dell’ascolto ne soffre e il discorso musicale risulta appesantito. La partecipazione del soprano Lucia Vaccari non alleggerisce. Commoventi e ben articolati i testi, anche nelle sinuosità del dedicato “A te”,ma appare azzardata la scelta dell’accostamento lirico. L’album non avrebbe sofferto la mancanza. Personalmente preferisco D’Eusanio al violino. “Tango Quinto” è il brano di ritorno al latino, in perfetto stile. Strisciante, appassionato, intimo, riflessivo, struggente. “Windwill”sperimenta in modo diverso l’intreccio con la voce del soprano. La bellezza del tema proposto dal violino, come del timbro e della compostezza vocale della Vaccari, non ritrovano però nella scelta del racconto all’unisono un connubio vincente; non c’è intesa, anzi, imbarazza non poco il ritardo della voce. Peccato. Con “Waltz for Sopi” ritornano anche le atmosfere incantate e spensierate della track 2, corali e piacevolmente farcite. “Vento d’Autunno” chiude, caduco, fermo. Mistiche le atmosfere minimal. Forse il brano in cui si avverte maggiormente la mancanza dell’accompagnamento ritmico delle percussioni, a sostegno dei crescendo che pèrdono, per questo, in tensione emotiva. Brucia, ma non deflagra, e forse è una scelta: una conclusione che non impressiona, ma accompagna, dolce, al repeat. Non stanca mai. -E. Augusti
Tracklist:
1 Milonga Z 3:58
2 Song for Matteo 4:52
3 Desiderata 4:43
4 Chick to Chick 5:23
5 Milonga canzone 4:42
6 Tango quinto 7:22
7 Windwill 3:04
8 Waltz for Sopi 3:52
9 A te 4:34
10 Vento d’autunno 3:54
Personnel:
Nicola Milan, accordeon
Simone D’eusanio, violin, vocals
Daniele Labelli, piano
Roberto Colussi, guitar
Alessandro Turchet, double bass
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